La Transizione Energetica: pro e contro?
Continuiamo a parlare di Transizione Energetica: quali sono i pro e i contro di questo processo?
La Transizione Energetica, come approfondito in un precedente articolo, è il passaggio dall’utilizzo di fonti energetiche non rinnovabili a fonti rinnovabili con l’adozione di tecniche di risparmio energetico e di sviluppo sostenibile.
Quando si parla di sostenibilità ed energia verde, è opinione comune pensare che il processo transizionale che permette questo passaggio sia esso stesso sostenibile: purtroppo non è proprio così.
È importante avere consapevolezza di che cosa comporti, nel concreto, l’impegno nella Transizione Energetica e che impatto produca.
Questo articolo non vuole svalutare, ovviamente, tutte le operazioni utili a permettere il processo verso l’energia verde e sostenibile, vuole solo fornire informazioni chiare e complete riguardo l’argomento.
I pro della Transizione Energetica
Vediamo ora i principali pro, connessi alla Transizione Energetica. Per quanto riguarda la sostenibilità:
- Riduzione delle emissioni di CO?: diminuisce l’inquinamento e aiuta a combattere i cambiamenti climatici.
- Energia rinnovabile: Fonti energetiche come solare, eolica e idroelettrica sono inesauribili e meno dannose per l’ambiente.
I benefici della Transizione Energetica non sono solo connessi alla sostenibilità, ma hanno anche importanti risvolti economici:
- Creazione di posti di lavoro: Nuovi settori energetici possono generare occupazione.
- Riduzione dei costi energetici a lungo termine: Le energie rinnovabili possono portare a una diminuzione dei costi energetici grazie alla diminuzione della dipendenza dai combustibili fossili.
La salute e la sicurezza energetica
Sono diversi anche i benefici in termini di salute e sicurezza energetica, eccone alcuni:
- Miglioramento della qualità dell’aria: Riduzione dell’inquinamento atmosferico, con conseguente miglioramento della salute pubblica.
- Riduzione delle malattie respiratorie: Meno emissioni nocive portano a una diminuzione di malattie legate all’inquinamento.
- Indipendenza energetica: Riduzione della dipendenza dalle importazioni di energia e maggiore controllo sulle risorse energetiche.
- Diversificazione delle fonti: Una maggiore varietà di fonti energetiche può ridurre i rischi legati alla volatilità dei prezzi dei combustibili fossili.
I contro della Transizione Energetica
I contro principali legati alla Transizione Energetica sono meno rispetto ai pro. Questo, come si è già sottolineato, non significa che non vadano individuati e presi in considerazione all’interno di una riflessione più ampia.
Il primo problema che si incontra è quello economico:
- Alti costi di investimento: La transizione richiede investimenti significativi in infrastrutture e tecnologie.
- Sovvenzioni: Necessità di sussidi governativi per rendere competitive le energie rinnovabili.
- Transizione lavorativa: I lavoratori dei settori tradizionali possono perdere il lavoro e potrebbero essere necessarie nuove competenze per i nuovi settori energetici.
- Competitività: Le industrie ad alta intensità energetica potrebbero affrontare maggiori costi operativi durante la transizione.
Altri aspetti negativi riguardano la tecnologia e la gestione delle operazioni di transizione da un punto di vista sostenibile:
- Intermittenza delle fonti rinnovabili: Energia solare ed eolica non sono disponibili 24/7, richiedendo soluzioni di stoccaggio energetico.
- Sviluppo tecnologico: Necessità di avanzamenti tecnologici per migliorare l’efficienza e l’affidabilità delle energie rinnovabili.
- Produzione e smaltimento: La produzione e lo smaltimento di pannelli solari e turbine eoliche possono avere un impatto ambientale.
- Uso del territorio: Le installazioni di energia rinnovabile possono richiedere ampie aree di terreno.